"Non sono uno psicopatico, Anderson, sono un
sociopatico iperattivo, informati!"
Divano, TV ed un account Neftlix che aspetta solamente
di essere esplorato. Dopo una ricerca durata meno di un minuto, mi imbatto in
quel personaggio dall’aria familiare, tanto famoso quanto modernizzato dagli
autori per renderlo partecipe ed attivo nelle vicende attuali, creando così
quella sorta di vicinanza emotiva difficile da costruire con un protagonista di
una serie ambientata nel 1800. Forse avrete capito di chi si tratta, o forse
no? Se vi dicessi che ogni puntata è ispirata ad un diverso racconto di Sir
Arthur Conan Doyle? Ebbene sì, sarà Sherlock (Holmes) il protagonista
indiscusso di questo articolo.
Cos’ha il bel ragazzo di Londra di così affascinante
da distinguerlo dalla massa? Sherlock ha qualcosa di diverso rispetto alla
società: un essere umano a tutti gli effetti, i suoi pregi e difetti messi a
disposizione del fruitore che riesce a ben comprendere quali saranno i punti
deboli (e forti) del protagonista, tanto da prevederli ma essere spiazzato puntualmente
dalla logica degli sceneggiatori.
La logica, appunto. Un essere in carne e ossa,
solitamente, non fa della logica un punto forte della sua personalità al primo
appuntamento con una ragazza. Chi si definirebbe tra di voi: “logico,
razionale, estremamente intelligente e non assuefatto da sentimenti”? Nessuno,
credo. Sherlock invece sì, e più volte nel corso dei suoi monologhi ammette di
essere a tutti gli effetti un sociopatico senza nessun interesse per le
frivolezze della vita.
Un sociopatico dunque, ma cos’è la sociopatia e quali
affinità ha con la personalità del Signor Holmes?
Partiamo da un presupposto: anche se questo termine è
assolutamente considerato come parte del gergo comune, nei manuali psichiatrici
non lo troveremo mai se non sotto lo pseudonimo di “disturbo antisociale di personalità”. Esso si definisce come: “Disturbo di personalità caratterizzato dal
disprezzo patologico del soggetto per le regole e le leggi della società, da
comportamento impulsivo, dall'incapacità di assumersi responsabilità e
dall'indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui. Il dato psicodinamico
fondamentale è la mancanza del senso di colpa o del rimorso, con la mancanza di
rispetto delle regole sociali e dei sentimenti altrui”[i].
Eccovi raccontato Sherlock in pochissime righe. È questo che affascina
irrimediabilmente una persona appassionata di scienze dell’uomo ed è proprio
questa la grandezza degli autori nel creare, televisivamente parlando, un
personaggio così affine e così intriso in questo particolare disturbo di
personalità. Per un maggior approfondimento (d’altra parte, parliamo di
Psicologia) consideriamo anche i criteri diagnostici presenti nel DSM IV-TR
partendo dal primo: il soggetto mostra inosservanza e violazione dei diritti
degli altri. Questo può comportare l’incapacità di conformarsi alle norme
sociali o l’essere estremamente disonesto o impulsivo, manifestando anche
aggressività in momenti di tensione, ma anche irritabilità di fronte a piccole
difficoltà. Il soggetto solitamente viene considerato irresponsabile dalla
società e come uno che non riesce a capire il significato di “senso di colpa” o
rimorso. Deve necessariamente possedere la maggiore età, mostrando un disturbo
della condotta prima dei 15 anni. Infine il comportamento antisociale non deve
essere presente esclusivamente durante un episodio maniacale o nel decorso
della schizofrenia.
Concludendo questa indagine, vorrei specificare anche
quale sia la tipologia di disturbo associato alla personalità del personaggio:
trattasi di una sociopatico alienato,
che si definisce come: “caratterizzato
dalla bassa capacità di amare ed empatizzare. Solitamente nutre misantropia e
odio verso la società. Sono individui che non amano socializzare e preferiscono
affezionarsi ad oggetti (o più raramente ad animali) che a persone” [ii].
Ovviamente Benedict Cumberbatch nella serie è molto
più che un disadattato sociale, non è esclusivamente questo che ci spinge ad
amarlo ed avere una spinta verso l’emulazione (chi vorrebbe somigliare ad un
sociopatico?). No, egli è anche estremamente intelligente, intuitivo ed… egocentrico. Questo infatti sarà
l’argomento principale del prossimo articolo, sempre incentrato sulla figura
del Signor Holmes e sulle sue meravigliose avventure.
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